Nowhere Special

dall’8 dicembre nelle Sale ACEC

Scopri la Sala Acec Sdc Triveneta più vicina a te!

Programmazioni

  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 18.00 e 21.00
  • sabato 18 dicembre, ore 21.00
  • domenica 19 dicembre, ore 18.00 e 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 15.00, 18.00 e 21.00
  • lunedì 13 dicembre, ore 21.00
  • giovedì 9 dicembre, ore 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 18.00 e 21.00
  • mercoledì 15 dicembre, ore 21.00 (film in lingua originale sottotitolato)
  • giovedì 16 dicembre, ore 21.00
  • mercoledì 8 dicembre, ore 21.00
  • venerdì 10 dicembre, ore 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 21.00
  • mercoledì 8 dicembre, ore 21.00
  • venerdì 10 dicembre, ore 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 17.00
  • domenica 12 dicembre, ore 21.00
  • mercoledì 8 dicembre, ore 18.15 e 21.00
  • giovedì 9 dicembre, ore 17.30 e 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 18.15 e 21.00
  • lunedì 13 dicembre, ore 17.30 e 21.00
  • martedì 14 dicembre, ore 17.30 e 21.00
  • mercoledì 15 dicembre, ore 17.30 e 21.00
  • sabato 18 dicembre, ore 20.30
  • domenica 19 dicembre, ore 17.30
  • martedì 21 dicembre, ore 20.30
  • mercoledì 8 dicembre, ore 17.30 e 20.30
  • giovedì 9 dicembre, ore 21.00
  • venerdì 10 dicembre, ore 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 17.30 e 20.30
  • lunedì 13 dicembre, ore 21.00
  • sabato 18 dicembre, ore 21.00
  • domenica 19 dicembre, ore 15.30
  • mercoledì 8 dicembre, ore 18.00 e 21.00
  • giovedì 9 dicembre, ore 21.00
  • venerdì 10 dicembre, ore 21.00
  • sabato 11 dicembre, ore 21.00
  • domenica 12 dicembre, ore 21.00
  • lunedì 13 dicembre, ore 21.00
  • martedì 14 dicembre, ore 21.00
Nowhere Special

In 9 sale cinematografiche del circuito Acec del Triveneto, verrà proiettato il nuovo film di Uberto Pasolini, NOWHERE SPECIAL.

Le sale di Acec Sdc Triveneta con questa iniziativa intendono riportare al centro la comunità, proponendosi nuovamente, dopo l’incertezza di questo periodo, come luogo di incontro, e attraverso l’utilizzo del linguaggio universale del cinema, come spazio di condivisione e riflessione.

Il film per la sua autenticità (è tratto da una storia vera), è stato scelto in preparazione alla Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, proprio per l’importanza delle tematiche legate alla famiglia, all’affido, e alle relazioni genitori-figli.

Un film straordinario, intenso e struggente. Una storia d’amore, una storia vera. Indimenticabile. Proprio per il radicamento fortissimo che le sale della comunità di ACEC hanno con il territorio, ogni cinema aderente ha coinvolto associazioni e gruppi locali sensibili al tema.

La proiezione del film sarà preceduta da un’intervista esclusiva al regista Uberto Pasolini a cura di Arianna Prevedello.

La storia

John, un lavavetri di trentacinque anni, dedica la vita a crescere il figlio di quattro anni, Michael, poiché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita.

La loro è una vita semplice, fatta di rituali quotidiani universali, una vita di completa dedizione e amore innocente che mostra la forza della loro relazione.

John ha però davanti a sé pochi mesi di vita. Poiché non ha una famiglia a cui rivolgersi, trascorrerà̀ i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, a cui dare in adozione Michael, provando a proteggere il suo bambino dalla terribile realtà.

Se in un primo momento sembra sicuro delle caratteristiche che deve avere una famiglia perfetta, con il passare dei giorni abbandona le sue convinzioni iniziali, sopraffatto dai dubbi sulla sua decisione.

Come può giudicare una famiglia sulla base di un breve incontro? Conosce suo figlio abbastanza bene per compiere questa scelta al suo posto? Mentre lotta per trovare la giusta soluzione alla sua impresa impossibile, John decide di accettare l’aiuto di una giovane assistente sociale e di valutare una serie di alternative che non avrebbe mai preso in considerazione.

Finirà con l’accettare il suo destino e il bisogno di rendere suo figlio partecipe della verità, seguendo l’istinto del piccolo nel prendere la decisione più importante delle loro vite.

I PERSONAGGI

JOHN – Padre. Trentaquattro anni, operaio addetto alla pulizia dei vetri, nessuna famiglia eccetto l’amato figlio.
È cresciuto nel contesto dei servizi sociali, non mostra le proprie emozioni e non condivide i propri sentimenti. È taciturno, riservato, controllato.

MICHAEL – Figlio. Quattro anni. Affettuoso, sensibile, riservato come suo padre.

SHONA – Assistente sociale. Vicina alla trentina. Sensibile, paziente, generosa. Disposta a rischiare il nuovo posto di lavoro per John e Michael.

CAST ARTISTICO

John – James Norton
Michael – Daniel Lamont
Shona – Eileen O’Higgins
Ella – Valerie O’Connor
Rosemary – Stella McCusker

CAST TECNICO

Scritto, prodotto e diretto da UBERTO PASOLINI.
Direttore della fotografia MARIUS PANDURU RSC – Montaggio MASAHIRO HIRAKUBO, SASKA SIMPSON – Scenografia PATRICK CREIGHTON – Costumi MAGGIE DONNELLY. Casting CARLA STRONGE CSA – Musiche ANDREW SIMON MCALLISTER – Make-up artist POLLY MCKAY.
Produttori ROBERTO SESSA, CRISTIAN NICOLESCU – Produzione RED WAVE – Prodotto da PICOMEDIA, DIGITAL CUBE E NSL con RAI CINEMA. Una coproduzione ITALIA, ROMANIA E REGNO UNITO con il supporto di EURIMAGES, ROMANIAN FILM CENTRE, MIBACTS e NORTHERN IRELAND SCREEN – Distributore internazionale BETA CINEMA.

NOTE DI REGIA

Ho desiderato fare questo film da quando ho letto la storia di un padre malato terminale che ha cercato di trovare una nuova famiglia a cui affidare il figlio prima di morire. Malgrado la situazione in cui si trovano i protagonisti sia molto drammatica, a livello di scrittura la decisione è stata di affrontare la storia in modo molto sottile, discreto, evitando il più possibile il melodramma e il sentimentalismo. Questo approccio si riflette anche nello stile filmico che abbiamo adottato, diretto e privo di deconcentranti infiorettature stilistiche. I movimenti della macchina da presa di Marius Panduru sono stati concepiti come fluidi e leggeri, arrivando in determinati casi a riflettere il punto di vista del bambino.

Sul piano della regia del film la sfida principale è stata quella di lavorare con un bambino molto piccolo e creare a livello visivo un rapporto padre-figlio credibile e toccante. Fortunatamente, abbiamo trovato nel giovanissimo Daniel Lamont, che all’epoca delle riprese aveva quattro anni, un attore nato, straordinariamente consapevole e sensibile, e in James Norton un interprete molto generoso, felice di dedicare, ben prima dell’inizio delle riprese, intere giornate alla creazione di un legame con il bambino e di sostenere e guidare Daniel attraverso quella che per qualunque bambino sarebbe stata un’esperienza intensa e a tratti sconcertante.

Uberto Pasolini

NOTE DI PRODUZIONE

Con Nowhere Special, film che si ispira a eventi reali e racconta una commovente e avvincente storia di paternità, Pasolini adotta ancora una volta un approccio di basso profilo nell’esplorare temi universali, suscitando il coinvolgimento e l’identificazione degli spettatori con i protagonisti e la drammatica situazione che si trovano ad affrontare.

Il regista ha citato i film di Yasujirō Ozu, o, più recentemente, quelli di Jean-Pierre e Luc Dardenne, come principali punti di riferimento per questo lungometraggio e, nella sua scala ridotta e senza alcuna pretesa di emularli, è stato capace di adottare l’approccio apparentemente “semplice” di quei maestri con risultati molto emozionanti nel suo precedente film, Still Life.

Nowhere Special propone una prospettiva originale sul tema della paternità, esplorato sia attraverso l’esperienza dei due personaggi centrali che attraverso le differenti vite dei potenziali genitori adottivi con cui entrano in contatto. Emerge in modo lampante nel suo lavoro con un bambino molto piccolo e nella costruzione di un credibilissimo rapporto padre-figlio sullo schermo.

Roberto Sessa,
Cristian Nicolescu

Chi è l’ACEC

ACEC Sdc TrivenetaQuando nel 1999 la CEI pubblicava la nota pastorale La sala della comunità un servizio pastorale e culturale, con grande profezia, scriveva: “La sala della comunità deve diventare luogo di confronto, di partecipazione e di testimonianza, espressione di una comunità viva e dinamica. Come struttura complementare alla chiesa, la sala della comunità si pone a servizio della comunione e dell’azione educativa”.

Andava a rilanciare, così, la mission dell’ACEC, Associazione Cattolica Esercenti Cinema: non più Associazione volta solamente a promuovere e sostenere sul territorio i cinema parrocchiali, ma sostegno perché le sale possano davvero essere strumento per rafforzare il tessuto parrocchiale sia dal punto di vista pastorale che dal punto di vista culturale.

Così, oltre agli organi nazionali di rappresentanza e gestione, hanno vissuto una grande implementazione anche le delegazioni territoriali. La scelta delle Diocesi del Triveneto è stata quella di riunificarsi in un’unica delegazione che, sotto il suo cappello, raggruppo circa 80 sale diffuse sul territorio: presidi culturali che anche in paesi piccoli e periferie portano avanti la missione evangelizzatrice della Chiesa attraverso la cultura e la cultura cinematografica.

Sale coinvolte:

Sostengono l’iniziativa: